La storia del Judo è inseparabile da quella del suo fondatore, Jigoro Kano, nato il 28 ottobre 1860 nella piccola città costiera giapponese di Mikage (prefettura di Hyogo) da una famiglia benestante.

 

Il giovane Kano si dimostrò ben presto un bambino prodigio, molto portato per gli studi, ma per la sua costituzione minuta e la sua inettitudine nel praticare i giochi allora in voga, era continuamente vessato da compagni più robusti di lui. Fu in questo periodo che decise di sviluppare il proprio fisico attraverso un programma di potenziamento muscolare. L'impresa si rivelò più semplice a dirsi che a farsi in quanto, nel Giappone di quegli anni, le antiche discipline tradizionali nipponiche non erano più praticate, mentre gli sport occidentali erano ancora ben lungi dall'affermarsi. Kano, nonostante gli ostacoli, riuscì comunque a raccogliere del materiale sul baseball ed il canottaggio. Nel 1878 fondò il primo club di baseball in Giappone, il «Kasei baseball club»; si noti che oggi questo sport è il più popolare in Giappone con oltre venti milioni di praticanti.

 

Nonostante però questi sforzi, egli non riuscì a sviluppare di molto la propria forza, e probabilmente fu a questo punto che decise di percorrere un'altra via e dedicarsi al Jujitsu. Ma anche questa strada non si rivelò così semplice, poiché all'epoca di Kano questa antica arte marziale aveva perduto completamente il suo prestigio. Il suo declino era stato determinato, da un lato, dall'introduzione delle armi da fuoco, che aveva profondamente mutato le tecniche di combattimento eliminando quasi completamente quelle del corpo a corpo e dall'altro, da un'avversione verso tutto ciò che era considerato «vecchio», seguita al crollo dei Tokugawa. Questi fattori avevano fatto sì che molte scuole fossero state costrette a chiudere e che quelle rimaste non fossero viste di buon occhio, poiché gli iscritti erano per la maggior parte delle persone violente spesso coinvolte in risse, o si riducevano ad organizzare incontri per denaro. Data questa fama, il padre di Kano gli vietò di frequentare un ambiente cosi debosciato.

 

Nel 1877 il giovane Kano si trasferì a Tokyo, essendosi iscritto alla prima università giapponese per proseguire gli studi; libero dal controllo del padre, potè finalmente dedicarsi con maggior impegno alla pratica del ju-jitsu. Il suo primo maestro fu Hachinosuke Fukuda, della scuola Tenjin-Shinyo-Ryu, specializzata negli atemi waza (tecniche dei colpi) e nei katame waza (in particolare immobilizzazioni e soffocamenti). A seguito della morte del maestro Fukuda, Jigoro Kano proseguì i suoi studi sotto la guida del maestro Mataemon Iso, della stessa scuola Tenjin-Shinyo-Ryu, e successivamente del maestro Iibuko Tsunetoshi. Quest’ultimo era esperto della scuola di Kito-Ryu, scuola specializzata nel Nage waza (tecniche di lancio/proiezione) e nota per la pratica del combattimento con l’armatura e per l’estrema formalità nella pratica (studio dei kata).

 

Ad appena 21 anni dedizione e passione consentirono a Jigoro Kano di essere ritenuto “esperto” di entrambe le scuole, e per tale motivo ricevette i Densho (i libri segreti delle scuole) di entrambe.

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